Polluce Notizie incontra Giacconi

Venerdì 29 Ottobre Polluce Notizie ha incontrato Riccardo Giacconi, premio Nobel per la fisica nel 2002 e padre dell'astronomia a raggi X. La sua orazione ha aperto il Festival della Scienza di Genova.

Giacconi nacque a Genova nel 1931 e si laureò a Milano. Successivamente si trasferì negli Stati Uniti d'America, dei quali è ufficialmente cittadino. Nonostante le sue sporadiche visite in Italia, padroneggia ancora la sua lingua madre e, a quasi 80 anni, mantiene ancora intatto il suo umorismo. All'inizio dell'evento ha ricevuto il più alto riconoscimento della città di Genova, vale a dire il Grifo d'Oro.

Nella conferenza, tenutasi nella Sala del Consiglio Maggiore a Palazzo Ducale, Giacconi ha evidenziato come l'incredibile sviluppo tecnologico che ha visto protagonisti questi ultimi secoli abbia giocato un ruolo fondamentale per comprendere come le frequenti esplosioni nello spazio e le elevate temperature che caratterizzano le stelle ci aiutino a spiegare come l'Universo funzioni.

La presentazione nasce con l'introduzione ai grandi astronomi, ossia Copernico, Galileo, Keplero, Tolomeo e Newton. Giunge poi ai grandi temi che assillano gli scienziati e nei quali la conoscenza umana presenta numerose lacune: l'astrobiologia, la formazione e l'evoluzione di stelle e pianeti, la natura di materia ed energia oscura, l'evoluzione dinamica dei corpi e la relazione tra un buco nero e una galassia. Doveroso lo sguardo al satellite orbitale Uhuru, da lui sviluppato. Si tratta del primo satellite ad aver analizzato i raggi X. Essi venivano convogliati in modo che risultassero più potenti. Poi vi sono stati alcuni cenni alla missione Voyager e al messaggio di Arecibo, che viaggia alla velocità della luce e sta varcando i lembi più remoti della nostra galassia.

Una spiegazione molto interessante e meticolosa sulla relatività. «Se un passeggero lanciasse un oggetto a 50 km/h nella stessa direzione in cui il suo treno sta viaggiando (a 100 km/h), un passeggero da Terra misurerebbe una velocità di 150 km/h riguardo all'oggetto. Ma se, nella stessa situazione, il passeggero lanciasse l'oggetto alla velocità della luce, quest'ultimo non andrebbe alla velocità della luce più 100 km/h, poiché essa non può essere oltrepassata. Einstein spiegò questo nella Relatività Speciale» queste le sue parole. Proprio per questo il messaggio di Arecibo non potrà mai essere superato.

E' stato il pioniere dell'astrofisica nella zona non visibile dello spettro elettromagnetico, e tutt'oggi (a oltre 79 anni) è capo-ricercatore del rinomatissimo telescopio a raggi-X Chandra, di cui abbiamo parlato più e più volte su questo sito.

Molto commuovente il finale, durante il quale una persona che ha donato la sua vita alla scienza riceveva commosso gli incessanti minuti di applausi.

Il direttore di Polluce Notizie è poi stato intervistato da Radio Jeans per i suoi studi.