Osservare l'ombra di un pianeta abitabile dalla superficie terrestre
K2-3d è un mondo 1,5 volte più grande del nostro in un'orbita da 45 giorni attorno a una stella grande quanto la metà del nostro Sole. Visto che la missione K2 opera in ogni campo di cielo per meno di cento giorni, Kepler ha potuto osservare solamente due transiti del pianeta di fronte al disco della propria stella.
La natura planetaria dell'oggetto è stata confermata quando il telescopio spaziale Spitzer ha osservato altri due transiti; ora, i dati raccolti dagli astronomi di Okayama hanno portato alla determinazione del periodo orbitale del pianeta con un'incertezza di appena 18 secondi. Le nuove stime sul periodo del pianeta - pari a 44.55612 ± 0.00021 giorni - hanno consentito ai ricercatori di correggere le possibili finestre di osservazione da parte del telescopio spaziale James Webb nel 2019 di circa 80 minuti.
Ciascun transito di K2-3d consiste in un calo nella luminosità della stella di appena 0,7 millimagnitudini, ovvero un cambiamento dello 0,07 percento. Questo valore è inferiore all'incertezza fotometrica che caratterizza ciascuno dei tre filtri di Okayama (1,2, 0,9 e 1,2 millimagnitudini per le bande g, r e z, rispettivamente). In altre parole, il segnale del transito sarebbe rimasto nascosto nel rumore strumentale del telescopio, se non fosse stato per un'innovativa tecnica di estrapolazione operata dagli scienziati a partire dai dati raccolti da Kepler e Spitzer.
Oltre a fornire nuovi dettagli su questo interessante mondo alieno, il nuovo studio conferma che i telescopi terrestri di medie dimensioni potranno in futuro giocare un ruolo di primo piano nella ricerca di ambienti potenzialmente abitabili oltre i confini del nostro sistema solare.
Osservare l'ombra di un pianeta abitabile dalla superficie terrestre
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
30.11.16
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