Rosetta, panico a 5 km dalla cometa
Si è appena concluso un fine settimana particolarmente intenso per la sonda europea Rosetta, che due giorni fa è entrata in una modalità di emergenza durante la sua discesa verso il nucleo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, a soli 5 chilometri dal suolo.
"Abbiamo perso i contatti con la sonda sabato mattina per quasi 24 ore," spiega Patrick Martin dell'Agenzia Spaziale Europea. "Le analisi preliminari suggeriscono che gli inseguitori stellari [i dispositivi deputati a calcolare l'assetto della sonda] si siano bloccati su una stella falsa, ovvero che abbiano confuso la polvere della cometa per una stella."
"Abbiamo perso i contatti con la sonda sabato mattina per quasi 24 ore," spiega Patrick Martin dell'Agenzia Spaziale Europea. "Le analisi preliminari suggeriscono che gli inseguitori stellari [i dispositivi deputati a calcolare l'assetto della sonda] si siano bloccati su una stella falsa, ovvero che abbiano confuso la polvere della cometa per una stella."
Se la natura dell'anomalia venisse confermata, si tratterebbe del secondo incidente di questo tipo dall'inizio della missione: già un anno fa, quando l'attività del nucleo era in crescendo, gli inseguitori stellari di Rosetta si erano guastati, apparentemente per lo stesso motivo.
L'ultimo aggiornamento ufficiale diffuso dall'Agenzia Spaziale Europea indica che i contatti con la sonda sono stati ristabiliti con successo.
Gli inseguitori stellari di Rosetta incorporano un software di riconoscimento delle stelle che permette al computer di bordo di calcolare l'assetto, ovvero l'orientazione, della sonda. Le particelle in prossimità del nucleo, tuttavia, hanno mandato in confusione gli inseguitori, impedendo il corretto riconoscimento delle stelle. Il computer di bordo ha risposto innescando una modalità provvisoria, come previsto in casi di emergenza. Secondo la ricostruzione degli ingegneri, gli inseguitori stellari si sarebbero poi bloccati in un'ulteriore modalità provvisoria studiata per poter essere risolta solamente con l'intervento degli ingegneri.
Non disponendo più di informazioni sull'assetto, il computer ha cercato di stabilizzare la sonda usando i giroscopi; tuttavia, l'azione dei giroscopi non è stata sufficiente a garantire che l'antenna ad alto guadagno di Rosetta rimanesse puntata verso la Terra.
"È stato un fine settimana estremamente drammatico," spiega Sylvain Lodiot, a capo delle operazioni della missione. "Dopo aver perso i contatti, abbiamo inviato comandi alla cieca, riuscendo a risolvere il guasto degli inseguitori stellari e a riportare la sonda in una modalità provvisoria con stabilizzazione su tutti e tre gli assi. Abbiamo recuperato i contatti della sonda, ma stiamo ancora cercando di confermare la sua esatta posizione lungo la sua orbita - abbiamo ricevuto le prime immagini di navigazione solo stamattina."
L'anomalia ha spinto gli ingegneri ad annullare una finestra di comunicazione con Mars Express per estendere quella di Rosetta con l'antenna australiana di New Norcia.
Il piano di volo prevede che la sonda torni a guadagnare quota nel corso della settimana, raggiungendo 30 chilometri di altitudine entro mercoledì. Visto il guasto, però, le normali operazioni non potranno iniziare prima che lo stato attuale di Rosetta sarà del tutto chiaro; gli ingegneri si sono detti fiduciosi di riuscire ad attuare il piano di volo originale e riportare Rosetta in quota entro la fine della settimana.
Photo credit: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA / SSO/INTA/UPM/DASP/IDA
Rosetta, panico a 5 km dalla cometa
Reviewed by Pietro Capuozzo
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30.5.16
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