Swift raggiunge quota mille lampi gamma
"Rilevare GRB è la specialità di Swift, e adesso siamo a 1000 e passa," commenta Neil Gehrels della NASA. "La sonda è in ottima forma dopo quasi undici anni nello spazio, e ci aspettiamo di osservare ancora molti altri GRB."
Credits: NASA's Goddard Space Flight Center |
Le analisi preliminari indicano che GRB 151027B, come il 90% di tutti i lampi gamma osservati finora, rientra nella categoria dei lampi a lunghi durata, ossia pulsazioni di più di due secondi. Si pensa che questi fenomeni siano dovuti al collasso di stelle massicce, ormai prive di carburante, in buchi neri. Cadendo verso il buco nero, la materia espelle getti di particelle subatomiche che attraversano gli strati esterni della stella a velocità appena inferiori a quella della luce. Una volta raggiunta la superficie stellare, i getti assumono la natura di lampi gamma. I lampi più brevi, al contrario, possono durare fino a qualche centinaia di secondo e sono ritenuti essere causati dalla fusione di stelle di neutroni o buchi neri.
Credits: NASA's Goddard Space Flight Center and 2MASS/J. Carpenter, T. H. Jarrett, and R. Hurt |
"Nel corso degli anni, gli astronomi hanno costantemente perfezionato le loro tecniche per puntare i loro telescopi verso il sito indicato nel minor tempo possibile," spiega John Nousek della Penn State University.
GRB 151027B è un esempio perfetto: appena cinque ore dopo il rilevamento iniziale da parte di Swift, un gruppo di astronomi cinesi ha puntato l'occhio robotico dell'ESO a Paranal, in Cile, in direzione del lampo, in modo da osservare il bagliore residuo nella porzione visibile dello spettro. I dati indicano che il lampo ha impiegato oltre 12 miliardi di anni per raggiungere la Terra, diventando così uno dei più lontani GRB mai osservati.
Photo Credits: NASA/Swift/Phil Evans, Univ. of Leicester
Swift raggiunge quota mille lampi gamma
Reviewed by Pietro Capuozzo
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9.11.15
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