L'ESA fa sbarcare un rover marziano... sulla Terra

Gli ingegneri dell'Agenzia Spaziale Europea hanno già incominciato a prepararsi all'atterraggio di un rover su Marte, in modo da sapere perfettamente come comportarsi quando, nel 2019, il rover europeo di ExoMars 2018 sbarcherà veramente sulla superficie del Pianeta Rosso.

Gli ingegneri dell'ESTEC incominciano a ricevere la telemetria dal rover.

Il test si è svolto nel Mars Yard di Tolosa, un campo di 80 per 50 metri all'aperto che simula la superficie marziana. A mille chilometri di distanza, al centro ESTEC di Noordwijk, in Olanda, un gruppo di ingegneri ha preso il controllo del rover, senza sapere la sua precisa posizione all'interno del campo. Poi, basandosi solamente sui dati e sulle immagini trasmesse dal rover (con tanto di ritardo nelle comunicazioni per simulare la distanza di Marte), gli ingegneri hanno costruito un modello tridimensionale a 360 gradi dei dintorni del rover e hanno deciso se farlo scendere dalla rampa anteriore o da quella posteriore e dove guidarlo una volta sbarcato sulla superficie "marziana". Alla simulazione hanno partecipato anche rappresentanti dei partner industriali Thales Alenia Space e Altec.

Un panorama dei dintorni del rover trasmesso in tempo reale.

Sono state simulate anche le finestre di comunicazione, determinate dal passaggio di una sonda al di sopra del sito d'atterraggio: il rover, infatti, non sarà in grado di comunicare direttamente con la Terra usando la propria antenna. Nella situazione reale, gli ingegneri potranno sfruttare solo 1-2 finestre di comunicazione al giorno. In questa simulazione, le condizioni sono state accelerate, in modo da avere un passaggio ogni ora.

Un modello tridimensionale dei dintorni del rover costruito a partire dalle immagini trasmesse.

La simulazione ha visto protagonisti un prototipo del rover di ExoMars 2018 e il lander che verrà usato come base di atterraggio. Entrambi i modelli utilizzati nella simulazione sono grandi quanto la metà dei modelli di volo.