Scoperto l'esopianeta roccioso più vicino alla Terra
Il pianeta alieno è circa 4.5 volte più massiccio della Terra, il che lo fa rientrare nella categoria delle cosiddette "super-Terre". La sua densità, pari a circa 6 grammi per centimetro cubo, rivela che si tratta senza dubbio di un pianeta roccioso.
Un altro dettaglio interessante è che HD 219134b non è da solo: attorno alla sua stella sono stati identificati almeno altri tre pianeti, uno 2.7 volte più massiccio della Terra e con un periodo orbitale di 6.8 giorni, uno 9 volte più massiccio della Terra e con un periodo di 47 giorni e un altro ancora 62 volte più massiccio del nostro e con un periodo di 1190 giorni. La stella attorno a cui orbitano, HD 219134, è un astro di quinta magnitudine.
"La maggior parte dei pianeti alieni scoperti finora sono a centinaia di migliaia di anni luce di distanza," spiega Lars Buchhave dell'Harvard Smithsonian Center for Astrophysics. "Questo è praticamente un vicino della porta accanto."
La scoperta è stata effettuata dallo strumento HARPS-North montato sul telescopio da 3.6 metri Galileo nelle Canarie. L'individuazione è avvenuta con il metodo delle velocità radiali, cioè osservando delle piccole oscillazioni nel moto della stella dovute all'influenza gravitazionale dei pianeti orbitanti. Questo metodo ha permesso agli scienziati di calcolare con ottima precisione la massa di ciascun pianeta.
A questo punto è sceso in campo anche il telescopio spaziale Spitzer della NASA, che ha confermato l'esistenza del pianeta con il metodo dei transiti - cioè osservando i pianeti transitare di fronte al disco della loro stella e bloccarne parte delle radiazioni luminose. Le misurazioni hanno permesso agli scienziati di aggiungere un importante tassello scientifico: le dimensioni del pianeta. Conoscendo dimensioni e massa, gli scienziati hanno potuto ricavare la densità, confermando i sospetti che HD 219134b fosse un esopianeta roccioso. Spitzer non ha ancora potuto osservare gli altri tre pianeti, la cui densità rimane quindi sconosciuta.
"Gli esopianeti transitanti valgono il loro peso in oro perché possiamo studiare un gran numero delle loro proprietà," spiega Michael Werner della NASA. "Questo esopianeta sarà uno dei più studiati nei decenni a venire."
Gli scienziati hanno già in mente di puntare il gigantesco occhio robotico di James Webb, il telescopio spaziale che dal 2018 subentrerà all'ormai venticinquenne Hubble, proprio in direzione di HD 219134b. "Webb sarà in grado di studiarlo in grande dettaglio," spiega Ati Motalebi dell'Osservatorio di Ginevra.
HD 219134b è il pianeta extrasolare roccioso più vicino alla Terra, ma non l'esopianeta in generale più vicino, e non di poco: quel primato spetta a GJ674b, un pianeta di densità sconosciuta distante 14.8 anni luce dal sistema solare. Nel 2012, un gruppo di ricercatori aveva annunciato la scoperta di un esopianeta roccioso attorno al sistema di Alpha Centauri, il più vicino al nostro, distante appena 4.3 anni luce. Tuttavia, la scoperta è stata fonte di accesi dibattiti fin dal suo annuncio. La stessa sorte è toccata a un potenziale pianeta roccioso intorno a Tau Ceti, a 11.9 anni luce dalla Terra.
Scoperto l'esopianeta roccioso più vicino alla Terra
Reviewed by Pietro Capuozzo
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