C'è foschia sopra i puntini luminosi di Cerere: depositi di sale?
I punti bianchi di Cerere all'interno del cratere Occator. |
Se tutta l'attenzione al momento è concentrata su Plutone, un altro pianeta nano nel sistema solare sta facendo di tutto per cercare disperatamente di farsi notare. Cerere, il pianeta nano più vicino al Sole e il più massiccio di tutti gli asteroidi, si sta rivelando un mondo straordinariamente complesso. La sensazionale notizia annunciata nell'ultima conferenza stampa è che la sonda Dawn della NASA, in orbita attorno al pianeta nano da quattro mesi, ha osservato un sottile strato di nebbia formarsi al di sopra dei famosi puntini bianchi sulla superficie di Cerere, la cui natura rimane ancora ignota. Ma le scoperte non finiscono qui.
"Pare che i puntini luminosi alimentino una sorta di atmosfera sopra quella particolare regione di Cerere," spiega Christopher Russell, responsabile della missione presso la UCLA. I risultati preliminari raccolti finora da Dawn sono stati presentati in una conferenza stampa tenutasi al centro Ames della NASA in California, ieri sera ora italiana.
Mai nulla di simile era stato osservato su un corpo della fascia asteroidale, ma per certi versi gli scienziati se l'aspettavano: già qualche anno fa, il telescopio spaziale Herschel aveva identificato una nube di vapore acqueo sospesa al di sopra della superficie di Cerere. Ancora prima delle osservazioni di Herschel, si sospettava che Cerere fosse composto almeno per il 25% da acqua, forse intrappolata allo stato liquido in un oceano sotterraneo.
La nebbia è stata osservata proprio sul cratere Occator, un bacino da impatto largo una novantina di chilometri che contiene una serie di puntini bianchi avvistati già durante la fase di avvicinamento - inizialmente si credeva che fossero due, ma poi uno si è rivelato essere composto da più puntini minori. Finora, gli scenari più probabili per spiegare la natura dei puntini erano che si trattasse di depositi di ghiaccio o sale.
La scoperta dello strato di foschia sembra dare credibilità alla teoria del sale. Anche se a prima vista potrebbe sembrare più facile pensare che si tratti di vapore sublimato da un deposito di puro ghiaccio, il fatto che si tratti più di una foschia che di un getto o geyser sembra suggerire che vi sia un componente particolato. Inoltre, di recente si era avuta la sensazione che il team di Dawn si fosse un po' sbilanciato proprio verso la teoria del sale.
La scoperta dello strato di foschia sembra dare credibilità alla teoria del sale. Anche se a prima vista potrebbe sembrare più facile pensare che si tratti di vapore sublimato da un deposito di puro ghiaccio, il fatto che si tratti più di una foschia che di un getto o geyser sembra suggerire che vi sia un componente particolato. Inoltre, di recente si era avuta la sensazione che il team di Dawn si fosse un po' sbilanciato proprio verso la teoria del sale.
"A mezzogiorno, se ti trovi nel punto giusto, riesci a vedere un sorta di foschia," prosegue Russell. "La foschia si ripresenta a intervalli regolari e copre circa metà del cratere, fermandosi in corrispondenza del bordo."
Per avere la conferma definitiva sulla natura dei puntini bisognerà aspettare che lo spettrometro di Dawn torni completamente operativo. Lo strumento, che opera nella porzione infrarossa dello spettro, aveva già riscontrato dei problemi quando la sonda si trovava in orbita attorno a un altro asteroide, Vesta, tra il 2011 e il 2012.
Studiando la loro distribuzione spaziale sulla superficie di Cerere e le loro dimensioni, gli scienziati sono stati in grado di escludere quasi definitivamente la teoria che i puntini luminosi siano materiale fresco scavato da impatti di natura meteoritica. Ciò significa che devono la loro origine a qualche processo probabilmente interno a Cerere.
Studiando la loro distribuzione spaziale sulla superficie di Cerere e le loro dimensioni, gli scienziati sono stati in grado di escludere quasi definitivamente la teoria che i puntini luminosi siano materiale fresco scavato da impatti di natura meteoritica. Ciò significa che devono la loro origine a qualche processo probabilmente interno a Cerere.
Tra gli altri risultati presentati ieri ci sono le più precise misurazioni mai eseguite delle dimensioni di Cerere, secondo le quali il pianeta nano è leggermente più piccolo del previsto, il che lo rende anche più denso del 4% rispetto a quanto creduto finora.
Un altro risultato, che ha creato non poca confusione, è che l'asse di rotazione di Cerere è ribaltato rispetto a quanto previsto e leggermente spostato. Ciò significa che quando pensavamo fosse estate in un emisfero in realtà era inverno e viceversa. Questa differenza spiegherebbe le condizioni di illuminazione della superficie, che non corrispondevano a quanto previsto dagli scienziati.
Un altro risultato, che ha creato non poca confusione, è che l'asse di rotazione di Cerere è ribaltato rispetto a quanto previsto e leggermente spostato. Ciò significa che quando pensavamo fosse estate in un emisfero in realtà era inverno e viceversa. Questa differenza spiegherebbe le condizioni di illuminazione della superficie, che non corrispondevano a quanto previsto dagli scienziati.
"Cerere è talmente grande rispetto a tutti gli altri asteroidi che è completamente diverso," spiega Andrew Rivkin del JHUAPL, teatro in questi regioni dell'odissea di New Horizons. "In un certo senso, è il penultimo passo prima di un pianeta."
Dopo essersi ripresa da una breve interruzione in seguito al guasto del 30 Giugno, Dawn ha riacceso il suo propulsore a ioni e si sta calando verso la sua nuova orbita, HAMO, a meno di 1500 km di quota.
C'è foschia sopra i puntini luminosi di Cerere: depositi di sale?
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
22.7.15
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