Il ritorno degli anelli

Return to the Rings
Da circa un paio d'anni, la sonda Cassini aveva modificato il suo percorso in modo da allinearlo grosso modo al piano equatoriale di Saturno. Infatti, le centinaia di immagini mozzafiato realizzate in questi ultimi anni dalla sonda (oltre 100 delle quali sono state pubblicate sul nostro sito) ritraevano per lo più gli splendidi satelliti naturali che orbitano attorno al gigante gassoso. Per tutto questo tempo, la sonda ha evitato quasi sempre di fotografare gli anelli perché li vedeva di profilo, e, nonostante siano enormi, il loro spessore è di appena dieci metri, quindi apparivano sottili come un foglio di carta. Ora, però, i tecnici di missione hanno alzato la sonda sopra il piano equatoriale, ridandole una vista mozzafiato sugli immensi anelli come quella che più volte ci aveva lasciati a bocca aperta un paio di anni fa. In un certo senso, gli anelli sono tornati.
L'immagine che abbiamo scelto per rappresentare questo «ritorno ai vecchi tempi» (la foto sopra) ritrae il filamentoso anello F in compagnia dell'anello A, il più interno. Quest'ultimo risulta diviso in due da una trincea larga 325 chilometri nota come Divisione di Encke. In questi «fossati» vi sono presenti molti satelliti minori, noti come satelliti pastore in quanto, pur modificandone la forma, mantengono intatti gli anelli, che altrimenti scomparirebbero in quanto strutture planetarie temporanee. Nella Divisione di Encke, ad esempio, troviamo il satellite pastore Pan, naturalmente accompagnato da altri innumerevoli corpi minori.
Poco prima del confine tra i due anelli troviamo infine la Divisione di Keeler, nove volte più sottile di quella di Encke. Nonostante sia spessa solo 35 chilometri, ospita anch'essa alcuni satelliti, fra cui Dafni.
Ora non ci resta che aspettare l'arrivo di altri splendidi capolavori firmati da Cassini.
Il ritorno degli anelli Il ritorno degli anelli Reviewed by Pietro Capuozzo on 10.7.12 Rating: 5
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