L'ennesimo capolavoro di Hubble si chiama NGC 4980
© ESA/Hubble & NASA |
L'ultimo capolavoro 'sfornato' dal telescopio spaziale Hubble ritrae la galassia a spirale NGC 4980, visibile nella costellazione settentrionale dell'Idra. Questa perla cosmica appare leggermente deformata, indicando a una recente interazione gravitazionale con un'altra galassia, nonostante non ve ne siano in prossimità di NGC 4980.
Quest'immagine è stata prodotta durante una campagna osservativa che mirava a studiare gli 'pseudo–nuclei galattici', ossia degli ammassi di stelle presenti nel centro della galassia che regolano il movimento dei bracci, creando un sistema perfettamente in armonia – un fenomeno raro, per quanto ne sappiamo.
Quest'immagine è stata prodotta durante una campagna osservativa che mirava a studiare gli 'pseudo–nuclei galattici', ossia degli ammassi di stelle presenti nel centro della galassia che regolano il movimento dei bracci, creando un sistema perfettamente in armonia – un fenomeno raro, per quanto ne sappiamo.
Il movimento rotatorio di NGC 4980 è ovunque uguale, suggerendo che possieda proprio uno di questi pseudo–nuclei.
Le chiazze blu che sono visibili in quest'immagine sono zone dei bracci galattici in cui stanno avvenendo fenomeni di formazione stellare di considerevole portata. Le giovani stelle nascono dal collasso gravitazionale di una regione di una nube di gas e polveri interstellari che può essere attraversata solo da telescopi che operano alle lunghezze d'onda infrarosse. Queste protostelle appaiono nell'immagine come piccoli puntini rossi (da non confondere con gli oggetti del medesimo colore visibili sullo sfondo).
Quest'immagine è composta da diverse esposizioni effettuate dalla Advanced Camera for Surveys, che opera sia nella luce visibile che nell'infrarosso.
L'ennesimo capolavoro di Hubble si chiama NGC 4980
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