La Russia rimpiazzerà la NASA nel programma ExoMars
Poco tempo fa avevamo parlato dell'abbandono da parte della NASA del programma d'esplorazione marziana ExoMars. L'ente spaziale americano, visti i tagli economici proposti dal Presidente Obama, era stato costretto a ritirarsi dall'ambizioso programma al quale avrebbe partecipato a fianco dell'Europa. In soccorso del rover e dell'orbiter che compongono il programma è però arrivata la Roscosmos, l'ente spaziale russo.
La decisione di aderire al progetto europeo è arrivata in seguito all'incontro moscovita tra Vladimir Popvkin e Jean–Jacques Dordain, capi rispettivamente della Roscosmos e dell'ESA.
La decisione di aderire al progetto europeo è arrivata in seguito all'incontro moscovita tra Vladimir Popvkin e Jean–Jacques Dordain, capi rispettivamente della Roscosmos e dell'ESA.
«Entrambe le parti considerano questo progetto fattibile e promettente» ha dichiarato Anna Vedishcheva, la portavoce di Popovkin. «Le due parti firmeranno un accordo entro la fine dell'anno».
Una fonte anonima all'interno della Roscosmos ha riferito che questo accordo dovrebbe arrivare a Novembre, e che «entro questa data le due parti confermeranno i loro finanziamenti».
La NASA aveva gettato la spugna quando la '2013 Federal Budget Request' aveva reso ufficiali i tagli di 1.5 miliardi di dollari americani – un buco di oltre il 20% del budget totale della NASA. Il programma marziano fu quello più colpito: oltre il 34% dei 580 milioni di dollari di budget è svanito nel nulla, causando la sospensione del programma ExoMars da parte della NASA, e non solo.
La NASA ritirò inoltre la sua disponibilità a fornire un razzo vettore Atlas per il lancio dell'orbiter (2016) e del rover (2018), ma a quanto pare la Russia si è offerta di fornire un lanciatore Proton in cambio di entrare a far parte a tutti gli effetti del progetto.
Ma da dove ricaverà i soldi per partecipare al progetto, la Russia? A quanto pare, Popovkin ha intenzione di coprire parzialmente queste spese con i ricavi dell'assicurazione sulla defunta sonda Phobos–Grunt, che ammontano a circa 40,7 milioni di dollari statunitensi.
La partecipazione russa nel progetto è inoltre stata approvata dalla Russian Academy of Sciences.
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