Deciso il destino di Hubble, Kepler, Chandra, Spitzer e molti altri

Le missioni il cui destino è stato affidato alla Senior Review (© immagine Polluce Notizie).

Con i recenti tagli nei fondi della Nasa – che hanno avuto conseguenze catastrofiche sul programma d'esplorazione marziana – le principali missioni spaziali hanno rischiato seriamente di essere terminate proprio per mancanza di fondi. Proprio oggi si è tenuta la Senior Review, che ha espresso la sua decisione in merito alla sorte delle nove più importanti missioni spaziali con contributi americani, valutandone la produttività a livello scientifico. Incredibilmente, tutte e nove le missioni continueranno almeno fino al 2014.
Una delle missioni più 'in bilico' era Kepler, il cacciatori di pianeti, ma, per fortuna, la sua missione è stata prolungata fino al 2016.  «La missione Kepler è stata prolungata fino all'anno fiscale 2016 (FY2016)! Siamo riconoscenti ed entusiasti!» ha commentato il team di Kepler in un tweet.

Buone notizie anche per il longevo Hubble, che continuerà la sua missione senza subire tagli. Ancor più contento è il team di Chandra, la cui missione non solo è stata risparmiata dai tagli effettuati dal governo Obama, ma vedrà addirittura un aumento nel budget del Guest Observer, che era stato danneggiato nell'anno fiscale 2011.

La missione Fermi, grande protagonista di recenti scoperte, è stata estesa fino all'anno fiscale 2016, con dei tagli annuali del 10% che inizieranno nel FY2014. Anche Swift opererà fino al 2016, senza però tagli nel budget.

Planck, che pochi mesi fa aveva perso il suo strumento principale, continuerà ad operare con il Low Frequency Instrument fino al prossimo anno, come era già stato preannunciato.

I contributi americani nella missione giapponese Suzaku continueranno fino al Marzo 2015, così come per XMM–Newton.

Meno fortunato è invece Spitzer, che, sorprendentemente, terminerà le operazioni nell'anno fiscale 2015.

«Queste nove missioni si sono presentate benissimo davanti alla Senior Review, e abbiamo scoperto che stanno tutte apportando significativi contributi scientifici» ha scritto la commissione.

In fin dei conti, è andata bene quasi a tutti, e comunque poteva andare molto peggio.