Hubble scopre quasar che agiscono da lenti gravitazionali
Il telescopio spaziale Hubble si è reso ancora una volta utilissimo agli astronomi, identificando numerosi esempi di galassie contenenti quasar che agiscono come lenti gravitazionali, amplificando, allungando e distorcendo la luce proveniente dalle sorgenti luminose più lontane.
I quasar sono tra gli oggetti più luminosi dello spazio, corpi celesti lontanissimi che sono infinitamente più luminosi delle loro stesse galassie. Nonostante la natura di questi oggetti non sia ancora del tutto nota, sappiamo che sono alimentati da buchi neri supermassicci.
I quasar sono tra gli oggetti più luminosi dello spazio, corpi celesti lontanissimi che sono infinitamente più luminosi delle loro stesse galassie. Nonostante la natura di questi oggetti non sia ancora del tutto nota, sappiamo che sono alimentati da buchi neri supermassicci.
Autore dello studio è Frederic Courbin dell'Ecole Polytechnique Federale de Lausanne (EPFL) che, con il suo team, ha analizzato 23 mila spettri di quasar contenuti negli archivi dello Sloan Digital Sky Survey (SDSS), cercando galassie allineate con i quasar poste a distanze ancor più grandi.
Una volta completata questa lunga procedura, il potentissimo occhio di Hubble ha osservato i 'candidati' individuati dal team per cercare prove della presenza di una lente gravitazionale – come gli archi e gli anelli di materia indicati con le frecce nelle immagini.
Le lenti gravitazionali possono aiutare gli astronomi a stabilire la massa delle galassie che ospitano i quasar. Senza le lenti gravitazionali, la luce dei quasar renderebbe quasi impossibile stimare la massa della galassia madre attraverso la luminosità complessiva delle sue stelle.
Il prossimo passo per il team è quello di stabilire la massa di tutte le galassie in questione e completare un catalogo che le raccolga tutte.
Hubble scopre quasar che agiscono da lenti gravitazionali
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
18.3.12
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