Il temporale da record su Saturno è ancora vivo

© immagine: NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute

Cassini sta continuando senza pause la sua pionieristica missione attorno a Saturno, nonostante abbia già espanso incredibilmente le nostre conoscenze sul sistema del gigante gassoso. Uno dei suoi principali obiettivi dell'anno scorso era monitorare un enorme temporale nell'emisfero boreale di Saturno, di cui abbiamo già parlato pochi mesi fa. Questo temporale, esistendo dal 5 Dicembre 2010, ha battuto ogni record di 'longevità' e, occupando oltre un quinto dell'emisfero boreale del gigante gassoso, anche di estensione. A quanto pare, questo temporale sta ancora imperversando sul 'pianeta con gli anelli'.
Quest'immagine è però diversa dalle altre che abbiamo pubblicato perché si possono distinguere ben quattro della miriade di satelliti naturali che orbitano attorno al gigantesco pianeta.

Il più luminoso è Encelado (504 chilometri di diametro), visibile sotto gli anelli a sinistra del centro dell'immagine. Ancor più a sinistra vi è Giano (179 km), visibile come una sottile falce luminosa poco oltre Encelado. Al centro dell'immagine vi è invece Mimas (396 km), che sembra emergere dalla superficie di Saturno. Epimeteo (113 km), infine, è il meno luminoso di tutti, visibile all'estrema destra dell'immagine. Di notevole impatto visivo è anche l'ombra degli anelli, che rivela le loro dimensioni gigantesche (nonostante – come si può ben vedere dall'immagine – siano sottilissimi).

Per poter individuare meglio Giano ed Epimeteo, i due satelliti sono stati resi più luminosi di un fattore di, rispettivamente, 1.5 e 1.4 rispetto al resto dell'immagine.

L'immagine è stata ottenuta l'11 Febbraio, ma è stata rilasciata solo oggi. Per realizzarla, Cassini ha usato uno speciale filtro che opera nelle lunghezze d'onda del vicino infrarosso e che è centrato a 752 nanometri. La distanza che separa la fotocamera a bordo di Cassini dalla superficie di Saturno è pari a circa 2,8 milioni di chilometri. L'immagine è stata ottenuta durante una fase (o angolo) Sole–Saturno–Cassini pari a 60°. La risoluzione è tale che un pixel nell'immagine corrisponde a 170 chilometri sulla superficie di Saturno.

Fonti

Photojournal