Buckyballs solide individuate per la prima volta nello spazio

I fullereni – noti anche come buckyballs o, più formalmente, buckministerfulleren per la loro somiglianza con le cupole geodetiche introdotte dall'architetto Buckminster Fuller – sono microscopiche sfere formate da una sessantina di atomi di carbonio, dando vita ad una struttura molto simile ad un pallone da calcio (proprio per questo motivo, subito dopo la loro scoperta furono chiamate soccerene, dal termine inglese 'soccer', ossia calcio). Fino ad ora erano state osservate nello spazio solo nello stato gassoso, ma ci ha pensato il potente occhio del telescopio statunitense Spitzer a infrangere anche questo 'record'.
I primi fullereni solidi sono stati osservati attorno al sistema binario di XX Ophiuchi, a 6500 anni luce dalla Terra. Queste particelle si sono ammassate occupando una regione il cui volume è 10 mila volte quello del monte Everest.
«Queste buckyballs si sono ammassate formando un solido, come arance in una cassetta» ha commentato Nye Evans della Keele University in Inghilterra. Evans è l'autore principale di un articolo sulla scoperta apparso sul Monthly Notices della RAS, la Royal Astronomical Society. «Le particelle che abbiamo rilevato sono minuscole, molto più piccole dello spessore di un capello, ma ognuna di esse contiene milioni di buckyballs».
Per formare una molecola solida, le buckyballs si devono ammassare come arance in una cassetta della frutta (© immagine NASA/JPL)
Fu proprio Spitzer a scoprire la presenza di buckyballs nello spazio, nel 2010. Da allora, sono state individuate quasi ovunque, in quantità a volte perfino maggiori di 15 masse lunari.
In tutti questi casi, però, si trattava di particelle gassose. Ma ora, gli astronomi hanno osservato che quelle attorno a XX Ophiuchi emettono una radiazione leggermente diversa, il che significa che non sono gassose, bensì solide.
«Questo straordinario risultato suggerisce che le buckyballs siano ancora più comuni nello spazio di quanto ci mostravano i precedenti dati di Spitzer» ha commentato Mike Werner del JPL di Pasadena, in California. «Potrebbero essere un mattoncino da costruzione indispensabile per la vita in tutto il cosmo».
Le buckyballs si trovano anche sulla Terra. Si possono formare quando accendiamo una candela, e sono state trovate in molte rocce, come negli scisti verdi (o shungite) che abbondano in Russia o nella folgorite, un minerale vetroso proveniente dal Colorado che ha origine quando un fulmine si abbatte al suolo.
«La finestra che Spitzer ci fornisce sull'universo infrarosso ha rivelato stupende strutture sulla scala cosmica» ha commentato Bill Danchi della sede della Nasa di Washington. «Invece, con un'altra sorprendente scoperta, siamo abbastanza fortunati da vedere un'elegante struttura a una delle scale più piccole, istruendoci sull'architettura interna dell'esistenza». 
Altri membri del team che ha scoperto le buckyballs attorno a XX Ophiuchi sono Jacco van Loon della Keele University; Charles Woodward e Robert Gehrz dell'Università del Minnesota; Geoffrey Clayton della Louisiana State University; Andrew Helton dell'Ames Research Center a Moffett Field, in California; Mark Rushton e Strewart Eyres dell'Università del Lancashire Centrale, in Inghilterra; Joachim Krautter dell'osservatorio Landessternewarte dell'Università tedesca di Heidelberg; Sumner Starrfield della Arizona State University di Phoenix; Mark Wagner del Large Binocular Telescope Observatory a Mount Graham, in Arizona.

Fonti

NASA
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