La caccia ai neutrini continuerà con la struttura umana più alta del mondo (e anche la 2° più grande)
Il gigantesco KM3NeT in una raffigurazione artistica ( © immagine Marco Kraan/KM3NeT Consortium) |
Alla fine dello scorso settembre, nella fisica e nella scienza in generale era scoppiato un vero e proprio scandalo: alcuni neutrini, sparati dall'acceleratore di particelle del Cern, l'LHC di Ginevra, erano arrivati al rilevatore dell'esperimento Opera, al Cern del Gran Sasso, più velocemente della luce. Una simile scoperta potrebbe sconvolgere la fisica moderna e cancellare la teoria di cui Albert Einstein fece lo scopo della sua vita nel XX secolo: la relatività generale. C'è un però: questa scoperta deve essere ancora confermata. Per farlo, gli scienziati dovranno effettuare numerosissimi esperimenti, ma fra qualche anno il loro lavoro sarà accelerato considerevolmente dal telescopio KM3NeT, che sarà la seconda struttura artificiale più grande del mondo dopo la Grande Muraglia cinese e la più alta del mondo (più del Burj Khalifa di Dubai), ma con un'ubicazione ancor più straordinaria: a quasi 1 chilometro sott'acqua.
Il KM3NeT sarà sviluppato da un consiglio costituito dai rappresentati di 40 istituzioni, provenienti da 10 paesi europei. Il rilevatore sarà costituito da alcuni moduli di tipo ottico contenuti in dei cavi posti in cima a lunghe 'braccia'. Queste speciali apparecchiature scientifiche saranno rivolte verso il fondale oceanico, cercando di rilevare l'impatto con alcuni neutrini provenienti dallo spazio profondo.
Il KM3NeT sarà sviluppato da un consiglio costituito dai rappresentati di 40 istituzioni, provenienti da 10 paesi europei. Il rilevatore sarà costituito da alcuni moduli di tipo ottico contenuti in dei cavi posti in cima a lunghe 'braccia'. Queste speciali apparecchiature scientifiche saranno rivolte verso il fondale oceanico, cercando di rilevare l'impatto con alcuni neutrini provenienti dallo spazio profondo.
Rilevare i neutrini non soltanto farà luce sulla loro misteriosa velocità, ma – capendo da dove provengono – potremo determinare con successo le loro fonti, che potrebbero essere quasar e lampi di raggi-gamma. I neutrini sono le uniche particelle subatomiche che possono viaggiare per miliardi di anni nello spazio proprio perché non interagiscono con la materia: se trovano un ostacolo sul loro percorso, ci passano semplicemente dentro. E' proprio così che è accaduto tra l'LHC e Opera: i neutrini hanno percorso centinaia di chilometri nel sottosuolo non grazie ad fantomatico tunnel (come quello ipotizzato dall'ex–ministro dell'istruzione Gelmini) che sarebbe costato milioni di miliardi di euro, ma proprio perché riescono a passare attraverso la materia come nulla fosse. Proprio per questa loro 'neutralità', essi non possiedono neanche un campo magnetico.
Ogni modulo ottico (DOM) sarà costituito da 31 PMT di circa 7.6 cm contenuti in una sfera di 45 cm. |
«Le uniche particelle ad alta energia che possono avere origine in sorgenti molto distanti sono i neutrini» ha commentato Giorgio Riccobene, ricercatore e fisico all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). «Quindi, guardandoli possiamo investigare sul violento e lontano universo». Non soltanto: rilevando i neutrini provenienti dal centro della Via Lattea (il cosiddetto 'centro galattico'), KM3NeT sarà anche in grado di stabilire l'eventuale presenza di un buco nero supermassiccio.
Il KM3NeT, ossia Telescopio di NEutrini di un chilometro cubo (KM 3, cioè chilometro alla terza, o chilometro cubo), sarà in grado di individuare ed identificare la luce emessa dai muoni quando i neutrini passeranno attraverso il fondale oceanico. In realtà, non stiamo parlando di oceano, ma di mare: il gigantesco rilevatore infatti sarà molto probabilmente costruito nel mediterraneo.
La caccia ai neutrini continuerà con la struttura umana più alta del mondo (e anche la 2° più grande)
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
20.12.11
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