Opportunity, Endeavour e una roccia molto strana (ed antica)

La roccia Tisdale 2 ripresa da Opportunity durante il 2690° sol
della missione (© NASA/JPL-Caltech)
Il rover Opportunity ha già iniziato a studiare la sua nuova ubicazione, ossia il cratere Endeavour. Il rover marziano aveva raggiunto i bordi di questo cratere di 22 chilometri già tre settimane fa, ed ha appena finito di analizzare la composizione di una roccia piatta delle dimensioni di un poggiapiedi, chiamata informalmente «Tisdale 2». Si tratta di una roccia molto strana, diversa da tutte le altre analizzate dai due rover in sette anni e mezzo di esplorazione sul Pianeta Rosso.
L'atipicità della roccia è anche dovuta al fatto che poco tempo fa si trovava sottoterra, ma poi un impatto con un asteroide che ha generato un cratere grande quanto un campo da tennis sul bordo di Endeavour l'ha riportata alla luce.
Una immagine di Tisdale 2 ripresa dalla fotocamere microscopica di Opportunity
(© NASA/JPL-Caltech/Cornell/USGS/JHUAPL)
«Questa roccia è diversa da tutte le altre mai viste su Marte» commenta Steve Squyres, il principal investigator della missione alla Cornell University ad Ithaca, nello stato di New York. «Ha una composizione simile ad alcune rocce vulcaniche, ma c'è molto più zinco e bromo di quanto vediamo tipicamente. Stiamo acquisendo la conferma che raggiungere Endeavour ci ha veramente dato l'equivalente di un secondo sito d'atterraggio per Opportunity.»
La diversità nei frammenti di Tisdale 2 potrebbe anticipare la scoperta di altri minerali nelle rocce che Opportunity analizzerà nel cratere marziano. Nelle scorse due settimane, i ricercatori hanno usato alcuni specifici strumenti sul braccio robotico del rover per identificare gli elementi presenti sulla roccia. Gli scienziati hanno inoltre usufruito della fotocamera microscopica e di diversi filtri della sua camera panoramica per studiare meglio la roccia.
Osservazioni eseguite da altre sonde hanno alimentato l'ipotesi che le rocce sui bordi di Endeavour risalgano ai primi capitoli della storia del Pianeta Rosso, e che potrebbero includere materiali argillosi che si formano in condizioni più umide e meno acide, possibilmente più favorevoli allo sviluppo di forme di vita.

La mappa del bordo del cratere Endeavour raggiunto da Opportunity
(© NASA/JPL-Caltech/University of Arizona)
«Durante l'ultima parte del tragitto verso Cape York [la cresta che ospita Tisdale 2, ndr], abbiamo visto creste discontinue a Botany Bay [la zona a sud di Cape York e che si estende fino al successivo frammento del bordo di Endeavour, ndr] diverse da quanto Opportunity aveva visto fino ad ora, e una roccia attorno al bordo di Cape York sembra una roccia sedimentaria che è stata tagliata e riempita con vene di materiale, possibilmente portato dall'acqua» ha commentato Ray Arvidson, il vice–principal investigator della missione alla Washington University a St. Louis. «Ma abbiamo preso una decisione esplicita di esaminare le antiche rocce di Cape York prima».
«Abbiamo un rover veterano ancora in buona salute per aver lavorato 30 volte di più rispetto a quanto pianificato» ha detto John Callas, il project manager di Opportunity al Jet Propulsion Lab a Pasadena, in California. «Nonostante ciò, in qualsiasi momento, potremmo perdere un componente vitale o un sistema essenziale del rover, e la missione finirebbe. Oppure, potremmo ancora usare le capacità del rover per anni. Ci sono miglia di eccitante geologia da esplorare al cratere Endeavour».
Dopo 7 anni e mezzo, la parte più bella di questa incredibile missione sta per arrivare.
Fonte: NASA.gov
Opportunity, Endeavour e una roccia molto strana (ed antica) Opportunity, Endeavour e una roccia molto strana (ed antica) Reviewed by Pietro Capuozzo on 6.9.11 Rating: 5
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