Opportunity raggiunge il cratere Endeavour

NASA/JPL-Caltech/Cornell/ASU 

Il rover americano Opportunity, dopo svariati anni di viaggio, ha finalmente raggiunto il cratere Endeavour, sul Pianeta Rosso. Qui, l'ultimo rover ancora vivo presente su Marte avrà l'opportunità di studiare interessantissimi strati geologici mai analizzati prima. 

NASA/JPL-Caltech/Cornell/ASU 

Il 9 Agosto, il rover ha raggiunto un punto sul bordo del cratere noto come Spirit Point, dopo aver guidato per approssimativamente 21 chilometri una volta uscito dal cratere Victoria.

«La Nasa sta continuando a scrivere rimarchevoli capitoli nella storia dell'esplorazione della nostra nazione, con scoperte su Marte e "gite" verso un assortimento di nuove e stimolanti destinazioni» ha commentato in una recente orazione l'amministratore della Nasa Charles Bolden. «Le scoperte di Opportunity e informazioni provenienti dal futuro Mars Science Laboratory giocheranno un ruolo chiave nel rendere possibili future missioni umane verso Marte e altri luoghi dove non siamo ancora andati».

Il cratere Endeavour, che è oltre 25 volte più grande del cratere Victoria, ha un diametro di 22 chilometri. In questo nuovo sito, gli scienziati si aspettano di trovare rocce ben più antiche di quelle esaminate negli scorsi 7 anni di missione. Questo cratere è diventato un'interessante destinazione dopo che la sonda spaziale americana Mars Reconnaissance Orbiter vi individuò minerali argillosi che si sono probabilmente formati in un periodo più caldo e bagnato.

«Presto avremo l'opportunità di campionare un nuovo tipo di roccia che i rover non hanno mai visto fino ad oggi» ha dichiarato Matthew Golombek, un membro del team del Mars Exploration Rover al Jet Propulsion Lab, o JPL, ubicato a Pasadena, in California. «I minerali argillosi si formano in condizioni di umidità, così potremmo imparare di un ambiente potenzialmente abitabile molto diverso da quelli che hanno reso le pianure marziane aride come le vediamo oggi».

Il nome Spirit Point è stato chiamato così in onore del rover gemello di Opportunity, Spirit, incastrato nella sabbia e successivamente reso piattaforma scientifica nel marzo del 2010, per poi finire bruscamente le comunicazioni con la Terra a maggio di quest'anno.

«Il nostro arrivo in questa nuova destinazione è un promemoria che questi rover hanno continuato molto oltre la programmata missione di tre mesi», ha commentato John Callas del Jet Propulsion Lab. In effetti, questa gloriosa missione sta durando otto volte quanto programmato. E speriamo che continui così.

Fonte: NASA.gov