La splendida nebulosa NGC 2023 vista da Hubble

ESA/Hubble & NASA 

Questa recente immagine del telescopio spaziale americano Hubble effigia la stupenda nebulosa a riflessione NGC 2023, ubicata a 1500 anni luce da Terra. E' localizzata nella costellazione di Orione, in una zona del cielo molto famosa per la presenza delle nebulose Fiamma e Testa di Cavallo. L'intera struttura che prende il nome di NGC 2023 si espande nello spazio per 4 anni luce. Quest'immagine di Hubble ne riprende solo la parte meridionale, che presenta colori simili ai più bei tramonti terrestri. 
Al centro di questa nebulosa vi è una massiccia stella di tipo B, una classificazione stellare che raggruppa astri enormi, luminosi, caldissimi e che presentano sfumature tra il blu e il bianco. Questa stella non è visibile nell'immagine, ma se ne può facilmente discernere un raggio di luce che squarcia letteralmente l'immagine.

NGC 2023 possiede anche un «reparto di maternità stellare», in quanto il suo materiale viene usato per dar vita a protostelle, che poi si evolveranno in stelle vere e proprie. Il gas ripreso in quest'immagine è 5000 volte più denso del mezzo interstellare.

Le strane macchie verdognole sono – secondo gli scienziati – oggetti Herbig–Haro, inusuali corpi celesti creati quando il gas espulso a centinaia di chilometri al secondo dalle nuove stelle impatta il materiale circostante. Queste onde d'urto (in termini strettamente fluidodinamici) illuminano il gas e portano alla formazione di queste strane forme presenti nell'immagine. Questi oggetti vivono normalmente per alcune centinaia di anni, che è un batter d'occhio in termini astronomici.

Quest'immagine è un mosaico di riprese della Wide Field Camera 3 del telescopio Hubble. Le esposizioni sono state effettuate con un filtro blu (di tipo F475W) che corrisponde alle zone blu dell'immagine e con un filtro giallo (F625W) che corrisponde alle aree verdi. Le zone rosse sono state riprese nel vicino infrarosso. L'esposizione totale è stata, rispettivamente, di 800, 800 e 1200 secondi. L'immagine copre 3,2 tre primi d'arco.

Fonte: SpaceTelescope.org