(Forse) scoperto il primo pianeta roccioso da Kepler
La missione americana Keplero ha scoperto il primo esopianeta roccioso, che gli astronomi hanno prontamente chiamato Kepler-10b. Le sue dimensioni sono piuttosto irrisorie: è appena 1,4 volte la nostra Terra, il che lo rende il pianeta più piccolo mai scoperto al di fuori del nostro sistema planetario.
La sua scoperta nasconde un fatidico studio durato da Maggio 2009 fino a quest'oggi, durante il quale l'alacre sonda Kepler ha raccolto meticolosi dati sul pianeta, permettendo ai ricercatori di essere certi sulla natura di questo esopianeta.
La sua scoperta nasconde un fatidico studio durato da Maggio 2009 fino a quest'oggi, durante il quale l'alacre sonda Kepler ha raccolto meticolosi dati sul pianeta, permettendo ai ricercatori di essere certi sulla natura di questo esopianeta.
«Tutte le migliori doti di Keplero si sono converse per trovare la prima reale evidenza di un pianeta roccioso che orbita una stella differente dal nostro Sole» asserisce Natalie Batalha, colei che ha ghermito le redini del progetto Kepler al Centro di Ricerche Ames ubicato in California.
L'incredibilmente preciso fotometro di cui è a disposizione Kepler è capace di discernere e catturare ogni minimo decremento nella luce emessa da una stella, ossia il pianeta transita sulla superficie della propria stella.
Kepler è la prima missione americana in grado di individuare esopianeti della grandezza della Terra in zone abitabili oppure comunque attigue ad esse. Ciò significa che, teoricamente parlando, potrebbero ospitare acqua allo stato liquido e - sempre in teoria - anche forme di vita. In questa fascia rientra anche Gliese 581g, di cui abbiamo parlato molto spesso. Nonostante ciò, un giorno su Kepler 10b dura appena 84 giorni, vale a dire che orbita la propria stella in meno tempo di Mercurio, che dista al massimo 68 milioni di chilometri dal Sole, e quindi non rientra nella fascia abitabile.
Kepler-10 è la prima stella che potrebbe dunque ospitare un piccolo pianeta, il che la renderà uno dei precipui obiettivi del telescopio hawaiiano Keck per quanto riguarda le prossime settimane, sebbene nei giorni scorsi abbia già confermato la presenza del pianeta rilevando l'effetto Doppler.
«La scoperta di Kepler-10b è una pietra miliare significativa nella ricerca di pianeti simili al nostro» osserva Douglas Hudgina, uno dei ricercatori a Washington. «Sebbene questo pianeta non sia nella zona abitabile, l'eccitante scoperta si aggiunge alla già ricca bacheca della missione e ce ne promette molte altre future» aggiunge.
Le nozioni di cui siamo a conoscenza sul pianeta sono circa identiche a quella della sua stella, una delle più sfolgoranti mai osservate da Kepler.
Ora non ci resta che aspettare gli esiti delle osservazioni e degli studi che eseguiranno gli astronomi, mentre altri procederanno per illazioni e saremo qui tutt'orecchi per ascoltarli.
(Forse) scoperto il primo pianeta roccioso da Kepler
Reviewed by Pietro Capuozzo
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10.1.11
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